Uno degli aspetti più interessanti in "Yattarōjan!!" è che non è incentrato su un unico protagonista, bensì su tre personaggi, trattati in modo piuttosto equo, senza che nessuno prenda il sopravvento sugli altri.
La trama si snoda grosso modo in due fasi che seguono meticolosamente l'evoluzione cronologica della storia.
La prima parte narra l'arrivo dell'allenatore Kitajō Jun al liceo Asagiri della prefettura di Saitama. Il liceo Asagiri è una scuola che vanta un club di baseball di livello discreto ma niente più.
Il protagonista della prima fase è dunque l'allenatore il quale, ma all'Asagiri pochi lo sanno, in gioventù era il promettente lanciatore del fortissimo liceo Seikyō Gakuin...
Trama e considerazioni
Un flashback ci racconta che, reduce dal successo al Kōshien col suo liceo, Kitajō si infortuna seriamente alla spalla. Una volta superata la riabilitazione e ottenuto il diploma, spera in una chiamata dei professionisti per tentare una carriera nel baseball che conta.
Tuttavia, a causa di manovre poco limpide della scuola, si trova costretto a proseguire gli studi all'Università Jōnan. La scuola vorrebbe creare un canale di immissione che favorisca l'iscrizione dei propri studenti alla Jōnan e la fama di Kitajō rappresenta un ottimo traino per gli altri liceali.
Terminata l'università, il giovane viene assunto come coach presso il club di baseball della sua scuola. Durante una partita perde la pazienza nei confronti di un giocatore insolente che si rifiuta di ubbidire alle sue indicazioni e arriva a schiaffeggiarlo.
L'incidente gli costa il posto, soprattutto a causa delle pressioni della Parent Teatcher Association, organo del quale fa parte la madre del ragazzo. Kitajō si trova dunque costretto a ripiegare su una scuola di basso profilo e accetta l'incarico di allenatore del modesto liceo Asagiri.
Il manga inizia da questo punto. Abituato fin da giovane a metodi spartani di allenamento, una volta ottenuto il benestare dei suoi giocatori, Kitajō fa tabula rasa di tutto ciò che trova al club, azzera i ruoli, riparte dalle basi del baseball e costringe i ragazzi a una faticosissima preparazione fisica.
L'obiettivo dichiarato è arrivare al Kōshien, ma molti studenti non sopportano l'impatto massacrante con quel nuovo metodo. I giorni degli allenamenti spensierati quando, dopo una veloce sgambata, ci si poteva divertire a lanciare e ribattere la pallina in allegria sono ormai finiti.
Il metodo Kitajō miete le prime vittime e alcuni studenti abbandonano il club. Ma non tutti: c'è chi comincia a nutrire fiducia nel metodo del giovane coach e capisce che quella potrebbe essere la strada giusta per ottenere finalmente qualcosa di importante.
Ed è a questo punto che entra in gioco il secondo protagonista della prima fase, cioè Kanō Kentarō. Quando l'uragano Kitajō irrompe nel pacifico club di baseball, Kanō è un senpai al terzo anno ed è il lanciatore della squadra.
Spronato dal nuovo coach, Kanō cerca di migliorarsi ma i suoi limiti tecnici gli impediscono di fare la differenza. L'arrivo al club della matricola Ezaki Naoto, un lanciatore molto più dotato, lo convince a riciclarsi come ricevitore, essendo l'unico in grado di bloccare i lanci del nuovo talento.
Kanō finisce per scalzare da quel ruolo l'amico Marui, il quale a sua volta è costretto a riciclarsi come esterno.
Non è chiaro cosa succeda a Kanō dopo il diploma: si intuisce che potrebbe aver intrapreso la strada universitaria. In uno scorcio, l'autore ci racconta che è diventato il nuovo coach dell'Asagiri, prendendo il posto di Kitajō che si congeda e se ne va ad allenare una scuola sperduta tra le montagne.
Null'altro ci viene raccontato, neppure degli sviluppi della sua love story con la manager Seki Nanako.
Ezaki Naoto, il terzo protagonista, appare nella prima parte del manga ma di fatto diventa il personaggio principale della seconda. Ezaki è un lanciatore che qualche anno prima aveva fatto sfracelli nella Little League riservata ai ragazzini.
Tuttavia, un grave infortunio alla spalla lo aveva costretto ad abbandonare il baseball precludendogli la possibilità di iscriversi a un liceo importante.
L'ambiente rilassato del Liceo Asagiri lo aiuta a superare il trauma post infortunio e gli consente di tornare a lanciare come in passato. Dopo numerose peripezie, la scuola si qualifica per il Kōshien ma viene eliminata in semifinale ed Ezaki si infortuna nuovamente alla spalla.
Il ragazzo è dunque costretto a ricominciare la riabilitazione sotto la guida di Kitajō. Nel frattempo, l'anno termina e i senpai che hanno contribuito a creare il miracolo Asagiri si diplomano e se ne vanno.
Le matricole salgono di grado e l'Asagiri si ritrova a dover ricominciare tutto da capo, col piccolo Tamura, prima base, promosso a capitano. Tuttavia, grazie alla supervisione di coach Kitajō, il club riesce a mantenere un discreto livello.
Ezaki, seppur infortunato, ottiene il ruolo di asso.
L'eco dell'exploit del liceo al Kōshien ha attirato altri studenti, tra i quali Nakaido Makoto, un lanciatore ambizioso che vorrebbe ritagliarsi il posto di asso della squadra. Nakaido è un buon lanciatore, tuttavia soffre nei momenti topici quando serve il sangue freddo per risolvere le giocate complicate.
Il ritorno di Ezaki consente al club di primeggiare al torneo nazionale, mettendo in luce il talento del fortissimo lanciatore.
Di contorno alla figura di Ezaki, Hara ci descrive una serie di vicende, spesso tristi, legate a personaggi secondari. Come quella di Fujimura Momoko, una compagna di classe di Ezaki, malata di cleptomania, che si innamora di lui e viene ricambiata. Ma le cose non ingranano, Momoko subisce violenza da alcuni ex-studenti e i due si perdono di vista.
Dopo il diploma, Ezaki diventa un lanciatore professionista e si mette a cercarla. Finalmente la ritrova in un locale dove Momoko fa la cameriera. In una delle ultime pagine si vede Ezaki impegnato col figlioletto: la moglie probabilmente è Momoko, ma l'autore non ci da la certezza della cosa.
Il finale ci mostra Kitajō che si presenta al club di una sperduta scuola di baseball del nord del Giappone e ricomincia a tessere la sua tela, stuzzicando gli ignari studenti...
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