La trama può essere suddivisa in due filoni principali: il primo, scelto dai produttori italiani per dare il nome alla serie, è incentrato sulla vicenda agonistica della giovane lanciatrice Mizuhara Yūki, resa in italiano col nome Pat.
Il secondo filone consiste in un contenitore dedicato alle storie dei vari giocatori dei Tōkyō Mets, una squadra immaginaria della Central League che gioca in un fantomatico stadio chiamato Kokubunji, ispirato all'imponente Meiji Jingū.
Nel corso dei primi 11 episodi (quindi il doppio, in Italia), la storia ruota attorno allo sviluppo della "dream ball" (tradotto come "lancio del sogno"), un nuovo tipo di lancio che solo Pat riesce a eseguire, e all'ossessione del ricevitore Mutō Heikichi di riuscire a ribatterlo.
La seconda parte, senza un apparente protagonista, ma molto più interessante per gli appassionati di baseball, si focalizza sulle vicissitudini e sul background dei vari giocatori dei Tōkyō Mets
Tornando alla protagonista, Yūki frequenta il liceo Musashinō ed è una grande appassionata di biologia. Ha intenzione di iscriversi all'università per studiare le tigri e il loro ambiente naturale. È anche un'ottima lanciatrice nella squadra di softball universitaria e il suo talento viene notato da Iwata Tetsugorō, un anziano pitcher dei Tōkyō Mets in odore di pensionamento. L'ormai cinquantenne Tetsugorō si convince di aver scoperto in Pat un autentico talento e inizia a tormentarla per convincerla a tentare l'avventura nei professionisti del baseball.
Superati i dubbi e le incertezze, al draft del 1975 Yūki viene indicata come la prima scelta dei malconci Tōkyō Mets. Tuttavia, la Federazione giapponese mette i bastoni tra le ruote, visto che il regolamento non consente alle donne di giocare coi professionisti maschi. Fino agli anni Novanta, esisteva realmente il comma 1 del paragrafo 83 dello statuto ufficiale della Federazione, il quale vietava alle donne di far parte delle squadre, a eccezione dello staff medico. Detto articolo è stato modificato solo di recente.
Dopo numerose traversie, Yūki, che all'inizio si fa passare per un maschio pur di partecipare al ritiro preparatorio con la squadra, riesce a dimostrare il proprio valore sportivo e, complice la Federazione che chiude un occhio, diventa la prima donna giapponene a lanciare come professionista nella lega dei maschi.
Nel manga, Yūki è una lanciatrice mancina specializzata nello slow pitch (un modo di lanciare tipico del softball, a mulinello, col braccio teso e la mano sotto l'altezza dell'anca) e viene solitamente impiegata come closer nelle fasi conclusive della partita, quando c'è da eliminare l'ultimo battitore avversario e portare a casa la vittoria.
La famosa "dream ball" di Pat viene elaborata da Mutō Heikichi, un ricevitore veterano della squadra riserve soprannominato "onigunsō" ("sergente di ferro"), il quale ha il compito di allenare la ragazza. Mutō sfrutta un'intuizione basata sulla tecnica di lancio del bowling per perfezionare il lancio di Pat. Successivamente, il ricevitore viene ceduto ai Carp di Hiroshima e ribattere il lancio segreto di Yūki che lui stesso ha creato diventa per una vera e propria ossessione.
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