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"Pat, la ragazza del baseball" (3) di Mizushima Shinji

È utile ripercorrere cronologicamente le tappe principali dell'opera di Mizushima Shinji per cercare di fare luce su questa serie che in Giappone ha generato svariate produzioni, tra cui uno sceneggiato e persino un divertentissimo film.



"Pat, la ragazza del baseball" sarà sempre ricordato in Giappone perché è un manga capace di richiamare immediatamente i nostalgici a quel periodo straordinario a cavallo degli anni Ottanta. Ma non si tratta solo di rimpianto o di nostalgia. Credo che sia semplicemente la voglia di rallentare un po' la corsa in avanti e recuperare l'intensità di quegli anni brillanti e creativi.

Ecco, in breve, l'elenco delle varie produzioni riguardanti "Pat, la ragazza del baseball":

1972 - Manga - inedito

1977 - Film - inedito

1977 - Anime - uscito in Italia

1979 - Film d'animazione - inedito

1985 - Sceneggiato televisivo - inedito

1997 - Manga, primo sequel - inedito

2000 - Manga, secondo sequel - inedito

2005 - Manga, terzo sequel - inedito


(1972) MANGA (inedito in Italia)

Pubblicato dal 1972 al 1976 sul settimanale "Shūkan Shōnen Magazine", "Yakyūkyō no Uta" fu caratterizzato da uscite irregolari, con storie scollegate tra loro, spesso auto-conclusive, ma che avevano come unico denominatore l'immaginaria squadra professionistica dei Tōkyō Mets affiliata al torneo della Central League.

Inizialmente, le storie si incentrarono sulla figura del vecchio pitcher Iwata Tetsugorō, ma ben presto l'originalità della vicenda di Mizuhara Yūki trasformò la lanciatrice nella vera protagonista della serie. 

Il successo decretato dal pubblico, considerando che si era negli anni d'oro dei "supokon manga", fece sì che la serie ottenesse la promozione a pubblicazione settimanale. Infine, la ciliegina sulla torta arrivò nel 1975 quando l'opera venne riconosciuta dalla casa editrice Kōdansha, che la raccolse e la serializzò in 13 volumetti rilegati.


(1977) FILM della Nikkatsu (inedito in Italia)

Dopo aver visto il cartone negli anni '80, cominciai a fantasticare sul fatto che si potesse ammirare una Pat in carne e ossa nel mondo del baseball professionista giapponese. Non potevo certo immaginare che in Giappone, visto che il ferreo regolamento lo vietava, la casa di produzione cinematografica Nikkatsu avesse già aggirato l'ostacolo riuscendo a soddisfare la curiosità degli appassionati della serie. 

La risposta che accontentò i fan si materializzò col film "Yakyūkyō no Uta" (1977), dove l'attrice scelta per impersonare Pat fu la famosa idol Kinouchi Midori.



La versione cinematografica ricalca a grandi linee il cartone: inizia con le disavventure del vecchio Iwata e prosegue fino al sospirato debutto di Yūki sul monte di lancio dei professionisti. Come acerrimi rivali dei Tōkyō Mets, vennero scelti i giocatori degli Apache, una franchigia immaginaria di Ōsaka che sostituì idealmente gli Hanshin Tigers.

Uno dei dibattiti che coinvolse maggiormente gli appassionati dell'epoca e che provocò accese discussioni fu senza dubbio quello sulla capacità di rifare adeguatamente un cartone animato sul grande schermo o, stando ai pessimisti, sull'impossibilità di poterlo fare.



Nonostante l'imposizione di concentrare il tutto in due ore scarse di pellicola, gli sceneggiatori riuscirono a creare una versione molto fedele all'originale per contenuti e ambientazione. L'unica cosa che fece storcere il naso a tutti fu il colore nero che andò inspiegabilmente a sostituire il blu dell'uniforme dei Tōkyō Mets.

Tralasciando i colori cambiati dell'uniforme, gli sceneggiatori azzeccarono tutto il resto e confezionarono un buon prodotto. Inoltre, la somiglianza tra l'idol Kinouchi Midori e il personaggio del manga era a dir poco impressionante. Vennero realizzate delle scene ad hoc che ritraevano l'attrice sul monte di lancio mentre assumeva le tipiche pose di Pat, identiche a quelle del fumetto, e ciò tornò utile per convincere i più scettici.


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