Passa ai contenuti principali

Post

Visualizzazione dei post con l'etichetta Mizushima Shinji

"Pat, la ragazza del baseball" (6) di Mizushima Shinji

Il realismo coinvolgente della saga che racconta le vicende dei Tōkyō Mets ci trasporta con veemenza nel nostalgico mondo del baseball professionistico giapponese di quegli anni d'oro. Il character design ruvido degli anni '70 dona a quest'opera un fascino ulteriore, risaltando i vari personaggi, accuratamente studiati nei dettagli, che risultano credibili e coinvolgenti. (1997) MANGA, PRIMO SEQUEL (inedito in Italia) L'opera intitolata " Yakyūkyō no uta - Heiseihen " ("Il poema di un patito del baseball, saga dell'era Heisei") venne pubblicata sulla rivista Comic Morning. La trama : ormai prossima ai quarant'anni, Yūki (Pat) continua a contribuire come lanciatrice dei Tōkyō Mets e riceve persino un'offerta dalla Major League americana. Tuttavia le precarie condizioni di salute del vecchio Iwata, divenuto nel frattempo coach, la convincono ad affiancarlo e a diventare così la prima allenatrice donna dei professionisti. La squadra ora schi

"Pat, la ragazza del baseball" (5) di Mizushima Shinji

Nel 1979, dopo il grande successo della serie animata, i produttori decisero di realizzare un adattamento cinematografico attraverso un'operazione di montaggio di alcuni episodi, ma tale scelta non contemplò la storia di Pat. L'assemblaggio riguardò invece gli episodi 13 e 14 della mini saga " Kita no ōkami, minami no tora " ("Il lupo del nord, la tigre del sud", in Italia corrisponde alle puntate 26, 27, 28 e 29 del cartone animato). Questi episodi vennero montati senza stravolgere la storia, dando vita a un film di un'ora e mezza che la Tōei proiettò al cinema il 15 settembre 1979. La trama narra di una madre disperata che, durante una tormentata notte invernale, abbandona i suoi due gemelli in due diverse località di un paesino dell'Hokkaidō: uno viene scoperto e adottato da uno yakuza vedovo, mentre l'altro da una coppia di Kumamoto che si trovava per caso a passeggiare vicino al tempio. I due fratelli crescono in ambienti completamente diver

"Dokaben" Mister Baseball (3) di Mizushima Shinji

Alcune curiosità legate al manga e al cartone di "Dokaben" Mister Baseball. Da dove nasce il nome " Dokaben "? "Dokaben" non è altro che il nomignolo coniato dagli operai delle imprese di costruzione per la loro scatoletta portavivande. È un termine composto dall'unione delle sillabe iniziali delle parole "dokata" ("sterratore" o "cantoniere") e "bentō" (il cestino del pranzo). Quindi "doka" + "ben", "dokaben", il cestino del cantoniere. All'ora del pranzo in classe, Yamada sfila compiaciuto dalla sua borsa a tracolla una scatola metallica ricolma di riso bollito, talmente voluminosa che i suoi compagni di classe lo prendono in giro dicendogli " dokatto ookii dokaben!"  (" Un dokaben grande e capiente! ", volume 1, pagina 10). Da qui il soprannome. Nonostante le origini dell'autore e il nome della scuola siano strettamente legati alla prefettura di Niigata

"Pat, la ragazza del baseball" (4) di Mizushima Shinji

Per Kinouchi Midori , l'attrice che impersonò Pat, il 1977 fu un anno magico dal punto di vista lavorativo. La Kinouchi recitò in ben sette sceneggiati, pubblicò tre singoli di successo che scalarono le classifiche giapponesi e oltre al già citato film, si cimentò persino come doppiatrice prestando la sua voce alla protagonista del cartone. Un'altra delle fortunate interpretazioni di Kinouchi Midori di quel magico 1977 fu la serie "Keijiken Kaaru" ("Karl, il cane poliziotto"), telefilm che da noi arrivò col nome di " Superdog Black ". La serie aveva come protagonista il cane lupo Black, una sorta di commissario Rex nipponico degli anni '70 e venne trasmessa per la prima volta in Italia nel 1982. Oltre all'entusiasmante sigla dei Rocking Horse, questo telefilm mi ha sempre affascinato per il modo in cui, pur essendo una storia semplice, riesce a offrire uno spaccato della società giapponese dell'epoca. "Hashire kaze no yō ni" (

"Pat, la ragazza del baseball" (3) di Mizushima Shinji

È utile ripercorrere cronologicamente le tappe principali dell'opera di Mizushima Shinji per cercare di fare luce su questa serie che in Giappone ha generato svariate produzioni, tra cui uno sceneggiato e persino un divertentissimo film. "Pat, la ragazza del baseball" sarà sempre ricordato in Giappone perché è un manga capace di richiamare immediatamente i nostalgici a quel periodo straordinario a cavallo degli anni Ottanta. Ma non si tratta solo di rimpianto o di nostalgia. Credo che sia semplicemente la voglia di rallentare un po' la corsa in avanti e recuperare l'intensità di quegli anni brillanti e creativi. Ecco, in breve, l'elenco delle varie produzioni riguardanti "Pat, la ragazza del baseball": 1972 - Manga - inedito 1977 - Film - inedito 1977 - Anime - uscito in Italia 1979 - Film d'animazione - inedito 1985 - Sceneggiato televisivo - inedito 1997 - Manga, primo sequel - inedito 2000 - Manga, secondo sequel - inedito 2005 - Manga, terzo

"Pat, la ragazza del baseball" (2) di Mizushima Shinji

La trama può essere suddivisa in due filoni principali: il primo, scelto dai produttori italiani per dare il nome alla serie, è incentrato sulla vicenda agonistica della giovane lanciatrice Mizuhara Yūki , resa in italiano col nome Pat. Il secondo filone consiste in un contenitore dedicato alle storie dei vari giocatori dei Tōkyō Mets, una squadra immaginaria della Central League che gioca in un fantomatico stadio chiamato Kokubunji, ispirato all'imponente Meiji Jingū. Nel corso dei primi 11 episodi (quindi il doppio, in Italia), la storia ruota attorno allo sviluppo della " dream ball " (tradotto come "lancio del sogno"), un nuovo tipo di lancio che solo Pat riesce a eseguire, e all'ossessione del ricevitore Mutō Heikichi di riuscire a ribatterlo. La seconda parte, senza un apparente protagonista, ma molto più interessante per gli appassionati di baseball, si focalizza sulle vicissitudini e sul background dei vari giocatori dei Tōkyō Mets Tornando alla prot

"Pat, la ragazza del baseball" (1) di Mizushima Shinji

Il manga e l'anime di " Pat, la ragazza del baseball " si presentano come una sorta di antologia che raccoglie eventi narrati con una qualità indiscutibilmente sopra la media. La sceneggiatura originale, le animazioni ben caratterizzate e una valida colonna sonora hanno aiutato questo cartone a mantenere il suo successo nel tempo.  Piccola premessa: trattandosi di una storia imperniata sul baseball professionistico, il Kōshien si vede solo a sprazzi e compare di sfuggita nel corso delle vicende che narrano il background dei vari personaggi. In origine conosciuto come " Yakyūkyō no Uta " (traducibile con "Il poema di un patito del baseball"), "Pat, la ragazza del baseball" vide la luce sulla rivista Shūkan Shōnen Magazine e venne pubblicato nell'arco di quattro anni, dal 1972 al 1976. Successivamente, nel 1977, l'opera venne trasposta in un cartone animato di 25 episodi, ognuno della durata di circa 45 minuti, prodotto dalla Nippon Ani

"Dokaben" Mister Baseball (2) di Mizushima Shinji

L'anime "Dokaben" giunse in Italia nel 1983 col nome di "Mr. Baseball", ma delle 163 puntate che compongono la serie ne vennero doppiate solamente 25. Io me lo ricordo in onda nel tardo pomeriggio su Telepadova, televisione legata al circuito Euro TV.  La serie italiana copre soltanto il periodo che Yamada Tarō trascorre alla scuola media Takaoka. La Italian Tv Broadcasting, che nei primi anni '80 distribuì "Dokaben" alle reti private, evidentemente decise che, per un cartone del genere, 25 puntate potevano bastare. La prima incongruenza che denota l'interruzione della serie si nota già dalla sigla italiana: tutti i protagonisti, infatti, indossano l'uniforme del liceo Meikun, con la lettera "M" stampata sui caschetti e sui cappellini, mentre durante la serie indossano quella bianca su cui risalta la lettera "T" rossa e il nome della scuola media Takaoka. Il riassunto delle puntate trasmesse in Italia Tarō è uno studente

"Dokaben" Mister Baseball (1) di Mizushima Shinji

Nonostante l'avvento del calcio gli abbia sottratto una parte cospicua della popolarità di cui godeva negli anni '90, il baseball rimane lo sport principe in Giappone e continua a dominare il panorama dei manga di genere sportivo.  Questo perché il baseball offre qualcosa di unico rispetto alle altre discipline sportive. Non si tratta soltanto di una partita tra due team, ma è soprattutto il confronto infinito tra il lanciatore e i battitori, un duello intenso che premia la calma e il sangue freddo.  Per i giapponesi, l'esito di questa sfida equivale a una questione di vita o di morte e tiene gli spettatori col fiato sospeso fino all'ultimo lancio. Non si tratta soltanto di sconfiggere l'avversario ma anche di vincere la sfida contro le proprie debolezze. Se da un lato vige l'importanza del lavoro di squadra e della solidarietà tra compagni, dall'altro si gioca molto sull'eccellenza individuale.  Uno dei manga più famosi sul baseball, "Dokaben"