Passa ai contenuti principali

"Tommy la stella dei Giants" (4) di Kajiwara Ikki e Kawasaki Noboru

La famiglia Hoshi conduce una vita molto povera. Il padre Ittetsu (Arthur) lavora come manovale per mantenere i due figli, Hyūma (Tommy) e la sorella maggiore Akiko (Giusy). 

Il ragazzino si allena duramente per diventare un grande giocatore di baseball. A spingerlo in modo ossessivo su questa strada è poprio il padre vedovo, ex grande giocatore di baseball, il quale durante la Seconda Guerra Mondiale ha dovuto dire addio a una promettente carriera sportiva coi Giants di Tōkyō a causa di un infortunio alla spalla. 

Il padre autoritario proietta sul ragazzo le sue aspirazioni mancate. Lo costringe a irrobustirsi facendogli indossare un'imbracatura tutta molle e ferro ritenendola in grado di potenziare la zona toracica e i muscoli delle spalle. Inoltre, lo obbliga a usare sempre la mano sinistra benché il bambino sia un destro naturale.



Anche le creazioni bizzarre nascono da problemi concreti ai quali grandi menti cercano di dare delle soluzioni. Non avendo evidentemente niente di meglio da fare, oppure spinto da un inguaribile entusiasmo per il suo manga preferito, uno pseudo inventore giapponese si è messo in testa di ricreare l'imbracatura molleggiata indossata da Tommy, spacciandola come un valido sistema per rinforzare la muscolatura.



Dopo essersi iscritto al prestigioso liceo Sinclair (Seiūn), Tommy incontra Ban Chūta (Charlie Red), il quale abbandona l'amato jūdō e diventa suo amico per la pelle nonché l'inseparabile ricevitore. Ma come ha fatto Tommy a iscriversi a un liceo esclusivo frequentato solo da figli di papà? E perché il signor Red, padre di Charlie e preside dell'istituto, ha tanto a cuore che la sua scuola arrivi al Kōshien? Non certo per gratificare gli studenti. Il suo desiderio è mosso unicamente dalla rivalità nei confronti della Hanagata Motors (Mitchell Motors), la ditta automobilistica della famiglia di Alexander che fa concorrenza alla sua. 

Alla squadra del signor Red occorre un lanciatore prodigioso per battere il liceo di Alexander e dimostrare la superiorità totale nei confronti del concorrente. Ecco perché il signor Red accoglie di buon grado nella sua scuola esclusiva un ragazzino di estrazione povera come Tommy. E non si limita a questo: pur di ottenere il suo scopo, il vulcanico preside arriva persino a ingaggiare il padre Arthur come allenatore. 

Ma, come vedremo, sarà tutto inutile. Il Sinclair guadagnerà le finali del Kōshien sconfiggendo in semifinale il liceo Newton (Kumamoto Nōrin) dell'occhialuto Samon Hōsaku (Simon Holden). Tuttavia, complice un infortunio al dito, la squadra di Tommy verrà sconfitta in finale dal liceo Collins (Kōyō) di Hanagata Mitsuru (Alexander Mitchell).



Cacciato dal liceo, Tommy si presenta a un training camp dei Giants, lo supera e viene ingaggiato dai professionisti, coronando il sogno suo e di suo padre Arthur. Da quel momento in poi Simon e Alexander diverranno i rivali più acerrimi di Tommy. Alexander verrà ingaggiato dagli Hanshin Tigers, storici nemici dei Giants, e ciò accrescerà ulteriormente la loro rivalità sul diamante. 

Tuttavia il giovane Tommy si ribella all'ossessiva pressione di Arthur che ormai gli toglie il respiro e da quel momento prenderà il via un conflitto familiare che si trascinerà fino alla fine della serie. Infatti, pur di contrastare Tommy, Arthur si farà addirittura ingaggiare da un team rivale. Superata la parentesi dell'amore infelice con la povera Mina, Tommy riuscirà comunque a costruirsi un'ottima carriera e perfezionerà tre super lanci con effetto micidiale che lo renderanno celebre. 

I tre superlanci sono chiamati "makyū" (palla magica). 

Super Lancio Numero 1: la traiettoria mira dritta sul battitore per intimorirlo, poi l'effetto fa sì che la palla rimbalzi sulla mazza e si trasformi in una comoda rotolante.

Super Lancio Numero 2: è il cosiddetto lancio invisibile che sfrutta il vuoto d'aria e la polvere del campo per mimetizzarsi e scomparire, ingannando il battitore che vede la pallina sparire come per incanto.

Super Lancio Numero 3: si tratta di un lancio under slow quasi ad altezza zero, che sfrutta la forza propulsiva e la pressione della corrente d'aria per schivare il giro di mazza e costringere l'avversario allo swing.



Ma lo sforzo per eseguire simili lanci logorerà giorno dopo giorno il fisico di Tommy minando la sua integrità psichica. L'epilogo amaro, da una parte premierà Tommy con una grande vittoria contro i Dragons di Nagoya allenati da suo padre, durante la quale eseguirà la partita perfetta*, mentre dall'altra gli farà patire un gravissimo infortunio al polso sinistro. 

La carriera di Tommy coi Giants si sarebbe dunque dovuta concludere in modo tanto epico quanto drammatico, e invece...



[Nota 01] 

La partita perfetta, detta "perfect game", è una prestazione eccezionale da parte di un lanciatore. Si verifica quando il lanciatore  riesce a eliminare tutti e 27 i battitori della squadra avversaria senza concedere alcuna valida, né basi per ball, né alcun errore difensivo da parte della sua squadra. In altre parole, nessun battitore avversario riesce a raggiungere la prima base in nessun modo. Il "perfect game" è una delle più rare e impressionanti gesta nel baseball, poiché richiede una combinazione di abilità del lanciatore, precisione, concentrazione e anche un po' di fortuna. 

Commenti