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Visualizzazione dei post con l'etichetta Shirato Sanpei

"Ninja bugeichō", un manga rivoluzionario senza precedenti (2)

Il manga " Ninja bugeichō - Kagemaru den ", realizzato tra il 1959 e il 1962 da Shirato Sanpei, scosse l’animo dei giovani lettori e influenzò profondamente la società dell’epoca.  Ambientato nel periodo Sengoku, narra la storia epica e complessa di Kagemaru, uno shinobi che guida le rivolte contadine.  Il racconto intreccia vendette, lotte per il potere tra signori feudali e il mondo segreto degli shinobi, ed è corredato da scene di morte a dir poco cruente: arti recisi, teste mozzate e cadaveri a non finire. Shirato non si limitava a rappresentare la crudeltà. Da un lato mostrava la dura realtà secondo cui anche la giustizia, priva di forza, è destinata alla sconfitta; dall’altro, raccontava il continuo lottare dei contadini oppressi che si ribellavano contro le disuguaglianze sociali, sottolineando la tenacia di chi, pur sconfitto più volte, continuava a insorgere e a combattere, senza mai abbandonare il proprio ideale. Quelle parole suggerite ai movimenti studenteschi È p...

"Ninja bugeichō", un manga rivoluzionario senza precedenti (1)

Shirato Sanpei è una figura che si colloca al livello più alto tra gli autori di manga considerati leggendari.  Pare che Shirato fosse un uomo severo con gli altri e con sé stesso, uno che non disegnava se non era pienamente convinto. " Ninja bugeichō " pare fosse un classico immancabile tra i manga disponibili nelle biblioteche di scuole medie e licei. Alcuni coetanei giapponesi mi hanno raccontato che avevano la tendenza, magari inconscia, a evitarlo come autore.  Un amico mi racconta che gli è sempre rimasta impressa nella mente l’immagine di tutta la serie di "Ninja bugeichō" accovacciata in un angolo polveroso della biblioteca della sua scuola media. La ricorda ancora per quell’aria imponente e soprattutto, sottolinea, per uno strano odore di muffa...  Non si capacitava perché la tenessero nella sua scuola. Probabilmente perché, pensava, trattando il tema spinoso della lotta di classe dei contadini, forse era ben visto dagli ambienti vicini al sindacato degli ...

"Sasuke, il piccolo ninja" di Shirato Sanpei

Cos'è che piacque fin dal primo momento di " Sasuke, il piccolo ninja "?  Forse il tratto fanciullesco del maestro Shirato Sanpei, che profuma così tanto di anni '60 (il manga risale al 1961, mentre l'anime al 1969)?  Oppure i colori cupi e sfumati, quasi mai vivaci, che accompagnano la drammaticità delle vicende?  Oppure la storia stessa, che si snoda alternando pochi avvenimenti lieti a molte scene truci e sanguinolente, realistiche all'inverosimile, spesso prive di un briciolo di pietà?  O ancora, la mania del maestro Shirato di giustificare con spiegazioni scientifiche i vari trucchi ninja che si susseguono di episodio in episodio? La coincidenza volle che "Sasuke, il piccolo ninja" debuttasse quasi in contemporanea con " Kamui den " (in Italia, "L'invincibile Ninja Kamui"), altro capolavoro di Shirato.  Era il biennio 1981-82. All'epoca fu immediato il paragone tra i due cartoni. Due storie che avevano molto in comune...