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Visualizzazione dei post da marzo, 2024

"Kōkō kyūji Zawa-san" di Mishima Eriko - Traduzione del capitolo 01

Sostenuta dalla sua grande passione, Miyakozawa Risa detta "Zawa-san", atleta del club del liceo Nissen Gakuin di Tōkyō, tenta di farsi largo nell'ambiente dello sport che adora, affrontando gli ostacoli e i pregiudizi di una società fortemente maschilista. La quotidianità agonistica di una semplice studentessa liceale innamorata del "batti e corri", sport da sempre considerato terreno sacro dell'uomo giapponese.

"Captain" e "Play Ball" di Chiba Akio

Il manga " Captain " uscì poco più di quarant'anni fa, nel 1972, sulle pagine di "Gekkan Shōnen Jump" e durò la bellezza di sette anni. Chiuse provvisoriamente i battenti sul finire degli anni '70. L'opera ebbe subito un grande successo, al punto che l'anno successivo, la più famosa cugina "Shūkan Shōnen Jump" commissionò all'autore Chiba Akio lo spin-off "Play Ball", col protagonista stavolta alle prese col baseball liceale. A differenza dei drammatici "supokon manga" dell'epoca, il mangaka Chiba si concentrò sulla sua capacità di rappresentare la realtà in modo accurato e fedele. Questo approccio mirò a creare una narrazione autentica, che potesse essere facilmente identificata o compresa dai giovani lettori come qualcosa di vicino alla loro esperienza di vita.  Incorporando dettagli, situazioni e personaggi che potevano essere plausibili o addirittura tratti dalla vita quotidiana, "Captain" trattegg

"Forza Sugar" (2) di Koyama Yū

I cartoni di una volta rappresentano un movimento sostenuto da un'incrollabile base di fedeli appassionati, prevalentemente persone dai quarant'anni in su, cioè coloro che ne hanno vissuto le origini e il boom, gente spesso succube dell'effetto nostalgia.  Mi sono sempre imposto di non cadere vittima della nostalgia, uno stato d'animo invitante ma anche infido, perché riesce a trascinare il malcapitato in un vortice di ricordi malinconici che spesso gli impedisce di andare avanti. Quando si riguardano le care vecchie serie televisive degli albori, la nostalgia che si prova va gestita in maniera positiva. Nel senso che, rivedendo alcuni dei cartoni d'epoca è possibile rievocare come si viveva in quei momenti, cosa si faceva e dove si era, e tutto ciò provoca piacevoli emozioni.  Esiste il timore che toccare certi tasti possa provocare emozioni intense, ma si corre il rischio anche di subire l'effetto contrario. Poiché, rivedendo certi cartoni, i ricordi della pri

"Forza Sugar" (1) di Koyama Yū

"Ganbare Genki", in italiano " Forza Sugar ". Il dubbio che ha sempre attanagliato gli appassionati del cartone è il finale, che in effetti non è un finale. L'ultimo episodio del cartone lasciò tutto incompiuto e si limitò a mostrare Sugar che giunse a Tōkyō e visitò i luoghi della sua infanzia. In conclusione venne auspicata una sfida futura col campione Seki e poi calò il sipario. Ci salutò con la frase "Sayōnara Genki" ("Arrivederci, Sugar") che di fatto si rivelò un addio. La Fuji Television trasmise il cartone nella fascia preserale, dalle 19:00 alle 19:30. Al termine della serie, nell'aprile del 1981, il network fece debuttare lo spassosissimo "Dr. Slump e Arale". In Italia, "Forza Sugar" arrivò nel 1983, ovviamente tramite i circuiti privati regionali, sull'onda dell'entusiasmo che aveva suscitato un anno prima la serie pugilistica "Rocky Joe" ("Ashita no Jo"), irradiata da Rete 4. Lo